SE FOSSE SOLO UN PROBLEMA DI CICCIA ... |
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L'idrolipodistrofia distrettuale, meglio nota come "cellulite", è la conseguenza di un difettoso metabolismo lipidico, in cui s’intrecciano fattori di predisposizione genetica ed errori di conduzione. Si tratta di una dismorfia sostenuta ed amplificata dagli ormoni femminili, che causano la disgregazione del collagene e favoriscono la ritenzione idrica, più spiccata nelle zone declivi dove spesso il muscolo è meno sollecitato è quindi più facilitata la deposizione dei grassi. Essa è caratterizzata dall’indurimento dei lobuli adiposi, che sono ben organizzati in camere separate da setti di tessuto connettivo, localizzato prevalentemente nelle aree glutee e nella zona posteriore della coscia, più facilmente soggette a compressione per la frequente posizione seduta.
I principali fattori che precipitano l'inclinazione acquisita sono da ricondursi a:
Nelle adiacenze dei vasi sanguigni che lo attraversano, il tessuto adiposo presenta un numero più o meno variabile di mastociti, particolari cellule specializzate nel sintetizzare diverse sostanze metabolicamente attive.
In questo modo, si verifica un abnorme accumulo di grasso nello strato sottocutaneo. L'impossibilità di eliminare le tossine provoca la tumefazione delle cellule adipose che vengono in seguito circondate da uno strato di collagene troppo rigido e compatto fino a conferire loro una consistenza nodulare, divenendo così inadatte ad entrare nel ciclo di degradazione che le dovrebbe trasformare con il fine di produrre energia.
Peggiorando queste condizioni, i
setti di tessuto connettivo contenenti i lobuli adiposi si inspessiscono e
si contraggono a tal punto da creare dei veri e propri punti di ancoraggio che accentuano
le infossature della pelle.
Svariati sono gli interventi locali, non ultimo quello chirurgico nei quadri più gravi, finalizzati a ridurre sia i semplici inestetismi, sia gli inconvenienti causati dalle manifestazioni più importanti. In tema di applicazioni cosmetiche, l’impiego di sostanze idonee che stimolino la funzione dei mastociti permette il rilascio di quelle sostanze vasoattive, accumulate nel loro citoplasma sotto forma di granuli, che sono i mediatori dell’attivazione circolatoria e quindi della degradazione dei grassi. Conseguenze dirette sono la regressione dell'edema interstiziale, la riduzione dello stato infiammatorio dei tessuti coinvolti, il disingolfamento delle zone interessate ed il ripristino degli scambi tissutali. Non si può tuttavia prescindere da una salubre condotta di vita con particolare riferimento al movimento fisico e all'alimentazione, senza peraltro trascurare gli altri eventuali errori di conduzione. |