“Girare
per il mondo in barca, aiuta a crescere in consapevolezza, anche perché ci
rammenta più spesso la precarietà della vita e ci spinge perciò a cercare
cose più durature ed una relazione diversa con noi stessi e con l’esistenza.
Forse questa è la strada per scoprire quello che non muore mai, sempre
ammesso che qualche cosa del genere esista davvero.
Comunque, lo studio e l’esercizio della navigazione e della meteorologia
sembrano condurci attraverso percorsi privilegiati in questa ricerca o
viaggio che chiamiamo vita.
Quando alziamo gli occhi al cielo per chiedere alle stelle dove siamo, o
scrutiamo la forma delle nuvole per capire da dove verrà il vento e quanto
sarà forte, non siamo molto diversi dai primi esseri umani sulla terra.
E provando il loro stesso rispettoso stupore, intravediamo, forse,
l’eternità.”
(Silvio Dell’Accio,
skipper oceanico)
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