Pillole di Vix

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CHI STA FERMO E' PERDUTO

Le cellule del nostro corpo sono immerse in un particolare fluido chiaro, biancastro e salato al quale è stato attribuito il nome di linfa.

Il ricercatore francese Claude Bernard (1813-1878) autore di scoperte basilari per la moderna fisiologìa, chiamò questo fluido “ambiente interno” affermando che “tutti i meccanismi vitali, per quanto diversi fra loro, hanno un unico obiettivo: quello di mantenere costanti le condizioni di vita nell’ambiente interno”.

Esso viene prodotto per trasudazione del plasma sanguigno attraverso le pareti dei capillari e raggiunge così gli spazi intercellulari.

La linfa ha proprietà chimico-fisiche abbastanza costanti, nonostante il continuo scambio fra essa stessa e le cellule che circonda. La sua composizione è molto simile a quella del plasma, fatta eccezione per il contenuto proteico che è dimezzato, e viene controllata modificando la velocità della circolazione sanguigna sia a livello generale, sia localmente; infatti, la pressione del sangue influenza la quantità di plasma filtrato che fuoriesce attraverso le pareti dei capillari. Le variazioni riguardanti la concentrazione in sali, l’acidità, l’alcalinità e la temperatura vengono comunque sempre mantenute ad un livello minimo.

La linfa circola nel nostro corpo in modo indipendente per quasi tutto il suo percorso.

Inizialmente, essa si muove in modo abbastanza casuale negli spazi intercellulari ed una sua parte rientra nei capillari stessi.

Successivamente, defluisce lentamente in specifici canali, chiamati vasi linfatici (o, semplicemente, linfatici) incontrando degli appositi filtri, i linfonodi, delle dimensioni comprese fra i cinque ed i venti millimetri, che sono intercalati lungo il loro percorso con la funzione di trattenere ed eliminare eventuali particelle di sostanze potenzialmente dannose per l’organismo oltre ad avere il compito di organizzare il sistema di difesa del sangue da agenti patogeni.

Infine, rientra nelle grandi vene situate nei pressi del cuore, dove confluiscono i vasi linfatici, restituendo i suoi contenuti al sistema circolatorio generale.

A differenza del sangue, che circola grazie ad un muscolo dedicato, la linfa utilizza per il suo deflusso l’azione comprimente esercitata dai muscoli circostanti. Ne consegue che si tratta di un circolo lento e talvolta incerto, quando non ben stimolato dal lavoro muscolare.

Fuoriuscita dai capillari, la linfa bagna i tessuti in essa immersi cedendo sostanze nutritizie ed arricchendosi dei loro prodotti di rifiuto.

Il miglioramento di questi scambi tissutali ed il risultante benessere fisico, sono quindi legati ad un efficiente drenaggio della linfa e ciò si ottiene, oltre che osservando sane abitudini si vita, con un costante ed adeguato esercizio fisico, preferibilmente di tipo aerobico.


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